<p><img src="/sites/comune.arre.pd.it/files/u4/8.png" style="margin-left: 12px; margin-right: 12px; float: right; width: 225px; height: 225px;" />Nel territorio comunale, l'infestazione da zanzare ha una estensione e intensità non trascurabili.</p>
<p>Molte specie di zanzare, oltre al fastidio, possono causare malattie. Le zanzare del genere Aedes, quale la zanzara tigre (Aedes albopictus), possono trasmettere il virus responsabile della Dengue, febbre gialla, e diverse encefaliti che fino ad oggi si erano manifestate solo in aree tropicali. La Culex (quale la comune zanzara notturne,<em> Culex pipiens</em>) può trasmettere il virus della malattia West Nile. Si va sempre più delineando una situazione che, da semplice molestia, si sta evolvendo in un problema di sanità pubblica.</p>
<p>La Regione Veneto negli ultimi anni ha attivato una attività di monitoraggio e controllo della diffusione delle zanzare nel territorio regionale, in seguito alla rilevazione di numerosi casi di febbri tropicali.</p>
<p>In ottemperanza alle normative adottate dalla Regione Veneto, da anni il Comune di Arre attua interventi di disinfestazione nelle aree pubbliche, trattando regolarmente, da aprile a ottobre, tutte le 700 caditoie stradali, ma, considerato che la zanzara si riproduce anche in piccole raccolte di acqua, è indispensabile che la lotta sia condotta anche dai privati nelle loro aree.</p>
<p>Tutti i cittadini sono pertanto chiamati al controllo dell'infestazione attuando misure idonee per ridurre i focolai di infestazione nelle aree private secondo quanto previsto dall’Ordinanza del Sindaco.</p>
<p><strong><em>COSA FARE PER PREVENIRE LA DIFFUSIONE DELLE ZANZARE?</em></strong></p>
<p>Le larve delle zanzare si sviluppano in raccolte di acqua stagnante, anche di piccolissime dimensioni (come: tombini, fogli di nylon, piccoli contenitori, ecc.) o in corsi d’acqua a lento deflusso. Ogni mese viene messo un larvicida in tutti i tombini che si trovano su aree pubbliche e saranno eseguiti, quindi, sette cicli di trattamento con un’ampia percentuale di copertura.</p>
<p>Realisticamente l'eradicazione completa dell'infestazione non è perseguibile, tuttavia è possibile rallentare significativamente l'estensione dei focolai attuando, in ogni area privata, delle semplici e periodiche operazioni:</p>
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non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni ove possa raccogliersi l'acqua piovana, compresi copertoni, bottiglie, sottovasi di piante e simili, anche collocati nei cortili, nei terrazzi e all'interno delle abitazioni;</li>
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procedere, ove si tratti di oggetti non abbandonati bensì sotto controllo della proprietà privata, alla loro accurata pulizia ed alla chiusura ermetica con teli plastici o coperchi;</li>
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svuotare contenitori d'uso comune come: sottovasi di piante, piccoli abbeveratoi per animali domestici, annaffiatoi, ecc.;</li>
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coprire, con strutture rigide (reti di plastica o reti zanzariere), eventuali contenitori d'acqua inamovibili quali ad esempio: vasche di cemento, bidoni e fusti per l'irrigazione degli orti, introdurre nelle piccole fontane ornamentali di giardino pesci larvivori (es. pesci rossi, gambusia, ecc.);</li>
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provvedere ad ispezionare, pulire e trattare periodicamente con prodotti antilarvali le caditoie per la raccolta dell'acqua piovana, presenti in giardini e cortili;</li>
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vuotare, almeno una volta alla settimana, i portafiori avendo cura di gettare l'acqua sul terreno;</li>
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introdurre nei piccoli contenitori d'acqua che non possono essere rimossi (es. vasi portafiori fissi) filamenti di rame che per essere efficace va mantenuto lucido e utilizzato in ragione di 10-20 mg per litro di acqua;</li>
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provvedere alla manutenzione ordinaria degli spazi verdi (giardini, orti, ecc.), questa attività preventiva è più indicata di una attività di disinfestazione massiva e ripetuta. Da considerare inoltre la manutenzione periodica delle proprie abitazioni, con particolare attenzione alle grondaie, tombini e perdite per evitare il diffondersi degli insetti;</li>
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l'uso di larvicidi e insetticidi, dopo aver consultato esperti sottoponendo loro la propria situazione, è un altro esempio di prevenzione attiva che può scongiurare un'infestazione;</li>
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usare repellenti cutanei sulla pelle esposta seguendo le indicazioni riportate nel foglietto illustrativo.</li>
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<p>La disinfestazione delle aree di proprietà privata è a carico dei privati.</p>
<p>In <strong>allegato </strong>è possibile visionare il programma dei trattamenti programmati da aprile a Ottobre 2022 e altre informazioni utili della Regione Veneto e dell'ULSS6 Euganea.</p>
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